Roberta, Autore presso Pontarolo Engineering

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Giugno 27, 20250

SHP (Spyro Hail Protection) è il sistema certificato per il ripristino e la protezione delle facciate che assicura una resistenza all’impatto fino a 275 Joule.

 

Questi ultimi anni sono stati caratterizzati da condizioni metereologiche avverse, con frequenti fenomeni improvvisi di maltempo e grandinate che hanno causato importanti danni a coltivazioni, strade e abitazioni.

Prevedere tali tempeste non è semplice, nè tantomeno immaginare quanto intense e violente possano essere, arrivando a danneggiare persino le facciate degli edifici, rovinando l’estetica delle strutture e provocando fessurazioni che compromettono l’integrità del sistema costruttivo stesso.

 

Noi non siamo rimasti a guardare: abbiamo ascoltato imprese, tecnici e clienti, analizzato i danni, studiato i comportamenti dei materiali sotto impatto, eseguito test, fino a trovare la soluzione.



SHP IMPACT e SHP EXTREME sono i cicli di finitura degli edifici che permettono di dare nuova vita alle facciate danneggiate e soprattutto di prevenirne il degrado futuro.

Si tratta di sistemi di ripristino e protezione dagli urti e dalla grandine a basso spessore, certificati da test eseguiti su EPS Twinpor 150: scudi invisibili progettati per assorbire gli urti, resistere alle sollecitazioni e difendere le nostre case; un insieme di prodotti ad alte prestazioni che, applicati correttamente sulla facciata, assicurano una resistenza all’impatto e alla grandine fino a 275 Joule, pari a un chicco di grandine di diametro 8,7 cm.





Il collante Spyrobond Paste e l’innovativo rivestimento alleggerito Spyrofinish AX Soft agiscono in sinergia per garantire:

  • protezione totale;
  • durabilità;
  • facilità di applicazione;
  • pulizia in cantiere;
  • ottima resa estetica.


Non puoi controllare il tempo metereologico, ma puoi scegliere di affrontarlo con la sicurezza di un ciclo studiato per resistere agli urti.

Clicca qui per visionare la brochure. 



Per info o preventivi:







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    Maggio 23, 20250

    In ambito edilizio, la scelta del sistema costruttivo è fondamentale, incidendo direttamente su aspetti come sostenibilità ambientale, prestazioni energetiche, sismoresistenza, tempi di realizzazione e ottimizzazione dei costi.




    Abbiamo intervistato l’ing. Stefano Paludetto di Origine Ingegneria, società con solida esperienza nel settore, per approfondire il suo approccio alla progettazione e comprendere quali sistemi costruttivi predilige alla luce delle sfide dell’edilizia moderna.



    Quale sistema costruttivo privilegia?


    In generale preferisco adottare sistemi costruttivi a pareti portanti come il Sistema costruttivo Pontarolo; per quanto la normativa vigente ponga una forte enfasi sulla duttilità strutturale e sui meccanismi trave-pilastro, per poter progettare e realizzare strutture che possano sfruttare efficacemente tali principi, è necessario rispettare requisiti molto stringenti quali geometrie precise, tipologie e conformazioni dei nodi, verifiche sui materiali,ecc. Aspetti che, nell’edilizia tradizionale, risultano complessi da gestire in cantiere. Un sistema a pareti portanti, invece, progettato in campo quasi elastico, rappresenta una soluzione semplice da progettare, realizzare e controllare in opera. Inoltre, considerando il recente aumento dei costi dei materiali in laterizio, tale soluzione permette di contenere tempi e costi di costruzione.



    Come mai la sua scelta è ricaduta sul Sistema Costruttivo Pontarolo?


    Tra i diversi sistemi costruttivi a blocco cassero presenti sul mercato, tale sistema si distingue perché è modulare e viene realizzato direttamente in cantiere, anziché arrivare già assemblato, consentendo di controllare in modo preciso la posa in opera delle armature e garantire corrispondenza tra progetto strutturale e realizzazione. Al contrario, nei sistemi prefabbricati, dove le pareti arrivano già pronte, a volte con armature verticali inserite, diventa più complesso posare e assicurarsi che le armature orizzontali vengano posizionate e collegate correttamente.


    In un Paese come l’Italia, dove molte aree sono classificate a elevato rischio sismico, la capacità di un edificio di garantire sicurezza strutturale è un requisito imprescindibile.

    In termini di sismoresistenza, quali sono i vantaggi del Sistema costruttivo Pontarolo rispetto ad un sistema a telaio?


    Il Sistema Pontarolo, realizzando strutture a pareti portanti, offre la possibilità di progettare in campo quasi elastico. Questo consente alla struttura di reagire all’azione sismica in modo più rigido: riceve più forza, ma è anche più efficace nel contrastarla, grazie alla maggior resistenza nel proprio piano delle pareti. Tutta la resistenza sismica è affidata alle pareti, mentre eventuali pilastri hanno una funzione principalmente assiale e possono quindi essere più snelli e meno armati.

    In caso di sisma di progetto, un edificio così realizzato, subisce spostamenti minimi che non compromettono la struttura; potrebbero esserci solamente fessurazioni su elementi fragili, non strutturali (pareti in cartongesso, rivestimenti) e facilmente ripristinabili.

    Al contrario, un sistema a telaio non può essere progettato in modo non dissipativo, perché in tal caso le sollecitazioni sismiche renderebbero i pilastri troppo massicci, trasformandoli in pareti. Per essere efficace, un telaio deve essere progettato secondo criteri dissipativi, che prevedono comportamenti duttili e spostamenti interpiano significativi, rendendo progetto ed esecuzione più complessi. In caso di sisma di progetto, l’edificio, pur non crollando, potrebbe subire danni maggiori che renderebbero al limite necessaria una demolizione e ricostruzione.



    Quali altri aspetti innovativi offre il Sistema Pontarolo?


    Innanzitutto comprende diverse tecnologie che consentono la realizzazione dell’intero edificio (muri e solai) e che, essendo realizzate in EPS (polistirolo espanso sinterizzato) Twinpor sono leggere da movimentare, consentendo la gestione del cantiere anche senza gru con conseguente abbattimento dei costi.

    Climablock, il cassero per realizzare le pareti, offre il vantaggio di aver integrato l’isolamento termico, escludendo l’applicazione del cappotto termico. Inoltre, l’attività di esecuzione degli impianti è molto più veloce in quanto le tracce vengono facilmente ricavate nello strato di EPS interno, evitando di doverle scavare nel laterizio.

    Il sistema è molto flessibile dal punto di vista progettuale: abbiamo realizzato senza alcun problema muri curvi, strutture con altezze e sbalzi importanti. L’importante è pianificare una struttura a pareti già nella fase progettuale architettonica ed evitare la combinazione di tipologie di strutture diverse in piani differenti perché questo ne comprometterebbe il funzionamento sismico.

    Ho avuto l’opportunità di confrontare direttamente il Sistema Pontarolo con un sistema tradizionale, realizzando due case singole su lotti affiancati, una costruita con il Sistema Pontarolo e l’altra con un sistema a telaio. La differenza è stata subito evidente. Il cantiere con il sistema innovativo ha mostrato notevole semplicità di gestione, maggiore velocità di esecuzione e minor spreco di risorse, rispetto ai tempi più lunghi e alla complessità tipica del sistema tradizionale.


    Quali consigli darebbe a un progettista o costruttore che si approccia per la prima volta a questo sistema?


    È importante approcciarsi al Sistema Pontarolo senza pregiudizi, anche se inizialmente si tende a preferire il metodo tradizionale per familiarità. Sottolineo anche la qualità dell’assistenza tecnica, sia in fase di progettazione che in cantiere. In tutte le esperienze che ho avuto modo di seguire, i tecnici Pontarolo si sono dimostrati disponibili sia in fase di progettazione, suggerendo tecnologie costruttive e aggiustamenti geometrici idonei a sfruttare al meglio la modularità degli elementi, sia in fase di cantiere, venendo sul posto ad assistere l’impresa per l’avvio delle fasi iniziali di posa.




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    Aprile 1, 20250

    Azioni di sostenibilità aziendale: energia rinnovabile in Pontarolo Engineering

     

    “Quanto può ridurre l’impatto ambientale un’azienda manifatturiera grazie all’energia rinnovabile?”

    In Pontarolo Engineering abbiamo voluto dare una risposta concreta a questa domanda, misurabile in cifre e risultati tangibili. Nel 2023 abbiamo raggiunto un traguardo significativo: il 65% dell’energia consumata nel nostro stabilimento produttivo di EPS (polistirene espanso) per l’edilizia proviene da fonti rinnovabili. Un risultato addirittura superiore (68%) è stato ottenuto nello stabilimento di Sintesyplast, azienda del gruppo, specializzata nella produzione di prodotti plastici riciclati sempre per il settore edile.

    La scelta di investire in energia pulita non è solo una questione di riduzione dei costi o di adempimento a normative sempre più stringenti. È una visione strategica che unisce innovazione industriale e responsabilità ambientale, perché i nostri prodotti – dall’EPS alla plastica riciclata – sono progettati per contribuire attivamente alla riduzione delle emissioni durante tutto il loro ciclo di vita, basti pensare ai pannelli isolanti da cappotto che abbattono le emissioni dovute al riscaldamento e al raffrescamento delle case.



    La nostra sfida green: obiettivi e visione

    Abbiamo interpretato la sostenibilità come un processo di miglioramento continuo, dove ogni progresso tecnologico e organizzativo deve tradursi in benefici misurabili per l’ambiente.

    La nostra filosofia si basa su tre pilastri fondamentali:

    • Efficienza energetica, ottimizzare i consumi senza compromettere la produttività
    • Autoproduzione, aumentare progressivamente la quota di energia generata in loco
    • Circolarità, garantire che i nostri prodotti contribuiscano a ridurre l’impatto ambientale dei nostri clienti



    “Per noi la sostenibilità non è un optional, ma un requisito essenziale del nostro modo di fare impresa” – [Valerio, Legale Rappresentante]. “Ogni decisione viene valutata anche in base al suo impatto ambientale, solo integrando questi criteri nelle nostre scelte quotidiane possiamo davvero fare la differenza”.




    Economia circolare: il nostro impegno nel riciclo dell’EPS

    Come azienda iscritta al registro dei recuperatori di rifiuti, in Pontarolo Engineering diamo una seconda vita all’EPS, trasformando il polistirolo di rifiuto in una preziosa risorsa.

    Il nostro processo di riciclo permette di:

    • Recuperare e rigenerare l’EPS post-consumo
    • Ridurre significativamente lo spreco di materiale
    • Reimmettere nel ciclo produttivo materie prime seconde di alta qualità


    “Riciclare l’EPS non è solo un dovere ambientale, ma un’opportunità industriale” spiega Marco Selva, responsabile HSE (Health, Safety, Environment). “Ogni tonnellata di EPS che recuperiamo significa meno materiale in discarica e meno necessità di produrre nuova plastica vergine”.



    Le soluzioni adottate: un approccio integrato

    Il nostro percorso verso l’autosufficienza energetica si basa su una combinazione di tecnologie e strategie complementari:

    Impianto fotovoltaico
    Il cuore del nostro sistema è rappresentato dall’impianto fotovoltaico da 200 kW già operativo, che ci permette di coprire una parte significativa del nostro fabbisogno energetico. Entro il 2025 è previsto un ampliamento di ulteriori 130 kW, che ci avvicinerà ulteriormente all’obiettivo di autonomia energetica.

    Certificati Garanzia d’Origine

    Per la quota di energia che ancora acquistiamo dalla rete, abbiamo scelto di utilizzare anche energia certificata da Garanzia d’Origine (GO), che ci permette di tracciare con certezza la provenienza da fonti rinnovabili.



    “Molte aziende dichiarano di usare energia verde, ma senza certificazioni è difficile verificare queste affermazioni” precisa [Luca Pontarolo, Procuratore aziendale]. “Noi abbiamo voluto essere trasparenti al 100%, perché la credibilità è tutto”.




    Guardando al futuro: i prossimi obiettivi

    Il 2023 è stato solo un passo nel nostro cammino verso maggior sostenibilità. Ecco cosa ci aspetta nei prossimi anni:

    1. Completamento dell’ampliamento fotovoltaico (130 kW aggiuntivi)
    2. Nuovi investimenti in R&D per prodotti in materiale riciclato ancora più ecocompatibili
    3. Aumento della capacità di riciclo dell’EPS post-consumo


    “La transizione energetica non è una meta, ma un percorso continuo” conclude Luca Pontarolo. “I risultati ottenuti ci incoraggiano, ma sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare. La nostra ambizione è diventare un modello di riferimento per la manifattura sostenibile in Italia”.



    Questo è solo l’inizio di un viaggio che ci vedrà sempre più protagonisti nella transizione verde del nostro settore. Perché crediamo che la sostenibilità vera sia fatta di scelte quotidiane, investimenti coraggiosi e, soprattutto, risultati misurabili.



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    Aprile 1, 2025
    8 aprile 2025 dalle ore 16.45 alle ore 19.15
    Progettare coi Sistemi costruttivi ad Armatura Diffusa (SAAD)
    💡 Focus sulle strutture scatolari in CA ad armatura diffusa: prestazioni energetiche e flessibilità architettonica.
    2 CFP ARCHITETTI 🎓
    Sistema costruttivo SAAD con tecnologie ICF in EPS e casseri a perdere, evidenziando le prestazioni della struttura in cemento armato, isolamento termico, acustico e resistenza al fuoco. Approfondimento delle soluzioni complementari, come solai e vespai isolati, con un focus su rigidezza vs duttilità nelle costruzioni. Confronto con i sistemi tradizionali e la flessibilità architettonica saranno esplorati attraverso case study reali.
    PROGRAMMA DELL’EVENTO 📅
    Ing. Marco Il Grande – Pontarolo Engineering Spa
    🔹 Presentazione del Sistema costruttivo SAAD con tecnologie ICF (Insulated Concrete Form) in EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato) e del cassero a perdere in EPS.
    🔹 Prestazioni della struttura in c.a.
    🔹 Isolamento termico estivo/invernale, performance acustiche 🔇, reazione al fuoco e antiurto (grandine).
    🔹 Soluzioni a completamento del Sistema costruttivo SAAD: solai mono/bidirezionali e vespai isolato a cappotto.
    _______
    Ing. Stefano Paludetto
    🔹 Quadro normativo in termini di rigidezza vs duttilità nelle costruzioni.
    🔹 Confronto tra l’utilizzo del Sistema costruttivo SAAD e il sistema tradizionale in un edificio residenziale unifamiliare.
    🔹 Flessibilità architettonica del cassero a perdere in EPS in un edificio residenziale unifamiliare e in un edificio pubblico.
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    Arch. Sergio De Gioia
    🔹 Presentazione e descrizione di due Case Study relativi alla realizzazione di Scuole dell’Infanzia.
    _______

     

     

     


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    Aprile 19, 20242

    Quando si tratta di costruire una piscina, la scelta dei materiali e delle tecniche costruttive fa la differenza sia in termini di durata e manutenzione, sia per quanto riguarda l’estetica e la personalizzazione.

    Devi realizzare una piscina interrata e non sai quale metodo utilizzare?

    L’uso dei casseri in EPS Climablock è uno dei sistemi più innovativi nel campo della costruzione di piscine in calcestruzzo: si tratta di una tecnologia che permette una grande versatilità geometrica e velocità di posa.



    Esplora assieme a noi le diverse possibilità geometriche che si possono realizzare.


    Muri lineari

    La forma più comune di piscina è quella rettangolare. Utilizzando i casseri in EPS Climablock, costruire muri lineari diventa un processo estremamente efficiente e preciso. I blocchi, leggeri e maneggevoli, si incastrano perfettamente gli uni con gli altri, garantendo una struttura solida e uniforme. La linearità dei muri costruiti con Climablock è impeccabile, permettendo di realizzare piscine con superfici lisce e perfettamente in appiombo.



    Angoli a 90°

    Se desideri una piscina squadrata, scegli i casseri Climablock angolari con cui potrai realizzare angoli a 90° con estrema facilità ed ottenere forme geometriche precise come quadrati o rettangoli. Essendo i casseri prodotti ad angolo retto già in fabbrica, garantiscono che gli angoli siano esatti, conferendo alla piscina un aspetto pulito e ordinato.



    Angoli Fuori Squadra

    Con Climablock puoi costruire facilmente angoli fuori squadra direttamente in cantiere, permettendo una libertà di design quasi illimitata. Questa flessibilità è particolarmente utile per i progetti personalizzati o per piscine che devono adattarsi a spazi irregolari. Gli angoli fuori squadra possono essere utilizzati per aggiungere un elemento visivo unico o per integrare la piscina in modo armonioso con il resto del paesaggio.


    Pareti curve

    Una delle caratteristiche più distintive dei casseri in EPS Climablock è la capacità di creare pareti curve, permettendo di realizzare piscine di forme organiche, come ovali, o forme libere che fluiscono naturalmente con l’ambiente circostante. Le pareti curve, esteticamente piacevoli, sono facili da installare, in quanto prodotte su misura in fabbrica.



    Profondità variabili

    Un altro vantaggio significativo offerto dai casseri in EPS Climablock è la capacità di creare zone con diverse profondità all’interno della stessa piscina, ideali per soddisfare le esigenze di tutti gli utenti, dai bambini agli adulti che desiderano nuotare e tuffarsi. La facilità con cui i casseri Climablock possono essere adattati in cantiere per formare gradini o pendenze dolci permette di realizzare queste transizioni in modo fluido e sicuro, migliorando l’accessibilità e la fruibilità della piscina a tutti gli ospiti.



    L’uso dei casseri in EPS Climablock per la costruzione di piscine interrate in calcestruzzo offre una gamma incredibile di possibilità geometriche, da forme semplici e lineari a configurazioni più complesse. Questa tecnologia semplifica il processo costruttivo e apre le porte ad una creatività senza precedenti nella realizzazione delle piscine: design, innovazione e personalizzazione!

    Scarica il nostro depliant di Climablock Piscine per conoscere tutti i dettagli tecnici. 



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    Novembre 17, 20230

    L’ingiallimento naturale del polistirolo è causato dalla prolungata esposizione ai raggi UV.

    La tecnologia Climablock fa parte dei sistemi costruttivi ICF per le murature isolate ed è una soluzione innovativa che offre prestazioni termiche eccezionali abbinate ad una resistenza antisismica elevatissima. Il materiale dei blocchi che compongono il sistema è l’EPS, polistirolo espanso sinterizzato, come quello di un normale cappotto termico, con caratteristiche simili. Durante la posa del sistema, se il polistirolo di Climablock rimane per lungo tempo esposto direttamente alla luce solare, può verificarsi un ingiallimento del materiale e la formazione di uno strato di polvere sulla superficie.
    Per garantire una superficie ideale per l’applicazione delle finiture esterne, però, è necessario seguire una procedura di pulizia specifica per rimuovere la polvere di polistirolo. In questo articolo, ti guideremo attraverso i passaggi chiave per la corretta pulizia del sistema costruttivo Climablock.




    Materiali necessari

    Prima di iniziare, assicurati di avere a disposizione i seguenti materiali:

    1. Idropulitrice: sarà uno strumento fondamentale per la pulizia della superficie del sistema Climablock. Assicurati che l’idropulitrice abbia una pressione regolabile e che puoi impostarla su una pressione medio-bassa per evitare danni al polistirolo;
    2. Straccio scuro: verrà utilizzato per verificare la quantità di polvere presente sulla parete prima e dopo il lavaggio;
    3. Acqua: hai bisogno di una fonte d’acqua per alimentare l’idropulitrice. Assicurati che sia facilmente accessibile.


    Procedura per la pulizia dell’Eps

    1. Preparazione: prepara l’area circostante in modo adeguato rimuovendo gli oggetti che potrebbero ostacolare l’accesso alla parete. Assicurati di indossare abbigliamento adatto per la pulizia e la protezione personale.
    2. Controllo della Pressione dell’Idropulitrice: controlla la pressione dell’idropulitrice e impostala su una modalità medio-bassa. Una pressione troppo elevata potrebbe danneggiare la superficie del polistirolo quindi è importante prestare attenzione a questo dettaglio.
    3. Lavaggio con l’Idropulitrice: utilizza la lancia dell’idropulitrice mantenendo una distanza sicura dalla parete (tra 30 cm e 1,5 metri) per evitare di danneggiare il polistirolo. Inizia il lavaggio dalla parte superiore della parete e muoviti a destra e sinistra in modo regolare e costante procedendo verso il basso. Mantieni un angolo di 45 gradi verso il basso rispetto alla superficie per ottenere i migliori risultati.
    4. Asciugatura: lascia asciugare la parete completamente prima di procedere alla verifica finale e all’applicazione delle finiture esterne. Questo potrebbe richiedere diverse ore, a seconda delle condizioni meteorologiche
    5. Verifica della Pulizia: dopo aver completato il lavaggio e atteso che la parete sia completamente asciutta, usa uno straccio scuro per controllare la quantità di polvere presente sulla parete. Se noti che ci sono ancora residui, ripeti il processo di lavaggio fino a quando la superficie non appare pulita.
    6. Applicazione delle Finiture: una volta che la parete è completamente asciutta, puoi procedere con l’applicazione delle finiture esterne. Segui le istruzioni del produttore per ottenere i migliori risultati.


    PRIMA DELLA PULIZIA


    DOPO DELLA PULIZIA


    Prevenzione

    Per evitare questo problema e prevenire l’ingiallimento del sistema ICF Climablock e preservarne la durata nel tempo, è fondamentale adottare misure preventive. Prima di tutto, assicurati di tenere il materiale imballato e al sicuro dai raggi solari durante lo stoccaggio. Inoltre, se stai applicando il un sistema ICF come Climablock per la costruzione di un edificio, considera l’installazione di teli ombreggianti sull’impalcatura. Questi teli ombreggianti possono aiutare a proteggere il polistirolo esterno dalla luce solare eccessiva durante le fasi di costruzione e installazione, contribuendo a preservarne la superficie intatta e priva di polvere.
    La prevenzione è spesso il modo migliore per evitare problemi relativi alle finiture.



    Considerazioni finali

    La pulizia del sistema costruttivo Climablock è un passaggio fondamentale per ottenere la perfetta adesione delle finiture esterne e garantire una miglior durabilità delle stesse. Seguire questa procedura è il primo passo per una corretta posa di qualsiasi tipo di finitura superficiale, che sia una rasatura o un intonaco armato


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    Novembre 14, 20230

    Per il terzo anno consecutivo, l’azienda sanvitese, impegnata nell’invenzione, nello sviluppo e nella produzione di sistemi di costruzione conferma la sua crescita.

     Anche quest’anno l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza e La Repubblica Affari & Finanza, hanno dedicato lo studio “I Campioni della Crescita 2024”a quelle aziende italiane vitali ed intraprendenti che hanno avuto una maggior espansione economica e di conseguenza creato opportunità di lavoro.E’ il terzo anno consecutivo che Pontarolo Engineering viene incorporata nel prestigioso ranking, rispettando una serie di severi criteri, fornendo bilanci e specifici documenti, risultando tra le imprese con la più importante crescita di fatturato nel triennio 2019-2022.

    L’espansione aziendale continua in modo importante e costante grazie alla forte tendenza alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie innovative e brevettate per l’edilizia, alla cui attività vengono destinate diverse risorse umane ed oltre il 3 % del fatturato: Pontarolo Engineering Spa è una delle poche imprese ad avere i requisiti per essere iscritta nell’apposita sezione speciale del Registro Imprese in qualità di PMI Innovativa (rif. Art. 4 del DL 3/2015).



    “ Siamo davvero molto soddisfatti dei risultati ottenuti. Continueremo ad offrire ai clienti soluzioni innovative, al passo con l’evoluzione del mercato, riconfermando i successi raggiunti e conquistando nuovi obiettivi. “






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    Novembre 8, 2023

    Con grande piacere ed orgoglio, comunichiamo che quest’anno saremo presenti a Made Expo 2023 che si terrà in Fiera Rho Milano dal 15 al 18 novembre 2023.

    Made Expo è la Fiera italiana leader nel settore edile, manifestazione dedicata al presente e futuro del mondo dell’edilizia e dell’architettura, promotrice e portavoce dei valori di innovazione e sostenibilità.

    Ci trovate nel Salone Costruzioni, presso lo Stand M34 del Padiglione 4 per illustrarvi il Sistema Costruttivo Pontarolo che consente la costruzione dell’intero edificio in un’ottica green, ponendo particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e alla realizzazione di città resilienti agli effetti dei cambiamenti climatici.

    Il Sistema Pontarolo comprende diversi prodotti e tecnologie innovative che permettono di realizzare un intero edificio, dalle fondamenta al tetto, in tempi rapidi e costi contenuti. L’obiettivo è quello di costruire l’abitazione rispettando elevati standard qualitativi per un concreto risparmio energetico sia d’estate che d’inverno, per raggiungere alti livelli di comfort abitativo, (primo deterrente contro problemi di salute) e per assicurare un valore superiore e duraturo alla Casa.

    In quest’occasione presenteremo Spyrogrip Sismiko, il cappotto che assicura la riqualificazione sismica ed energetica dell’edificio in un unico passaggio. Il sistema di distanziatori e pannelli in EPS Twinpor®, dall’alto potere isolante, si installa direttamente sulla muratura esistente fungendo da cassero per la creazione di un piccolo strato in calcestruzzo armato addossato alla parete che ne migliora il comportamento sismico. I pannelli isolanti, allo stesso tempo, servono a contenere il getto in calcestruzzo e rimangono in opera come cappotto termico. La ristrutturazione con Spyrogrip Sismiko permette quindi di lavorare solo all’esterno dell’edificio, senza interrompere l’attività al suo interno.

    Vuoi ricevere un biglietto omaggio? 

    Scrivi a info@pontarolo.com il tuo nome, cognome, indirizzo email e numero di biglietti. I primi 50 fortunati, riceveranno un’email con un codice univoco da inserire sul portale della fiera per scaricare gratuitamente il proprio biglietto.

    Non vediamo l’ora di incontrarvi!

     

     


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    Settembre 20, 20230

    La soluzione tecnica del pavimento flottante viene ampiamente utilizzata grazie alla semplicità di manutenzione, alla flessibilità di passaggio degli impianti ed eventuale loro futura modifica. Ad esempio una palazzina ad uso uffici nel corso degli anni avrà bisogno di nuove postazioni di lavoro, ambienti che cambiano di destinazione d’uso o semplicemente modifiche alle infrastrutture tecnologiche. Proprio per queste ragioni l’utilizzo dei pavimenti flottanti è in aumento in quanto soluzione tecnica adatta ai requisiti di progetto.


    Ma qual’è il miglior modo per realizzare il piano terra su cui posarlo? 


    Solitamente il piano terra delle palazzine ad uso uffici viene realizzato con: magrone o platea di fondazione, vespaio aerato Cupolex, soletta in c.a., isolante termico XPS, massetto e pavimento flottante. Tale soluzione isola termicamente dal terreno e garantisce un ambiente salubre, privo di umidità ed inquinanti di risalita dal sottosuolo, grazie alla ventilazione naturale o forzata del vespaio.

    In cantiere tale pacchetto comporta il getto della cappa in c.a. sopra al Cupolex ed un successivo getto del massetto al di sopra dell’isolamento termico, atto a distribuire il carico puntuale dato dai piedini del pavimento flottante sull’isolante stesso.

    L’innovativo vespaio aerato a cappotto Isolcupolex rappresenta un’ottima soluzione sia dal punto di vista progettuale che cantieristico.

    Ecco qui le due sezioni a confronto.



    Tale soluzione isola termicamente dal terreno e garantisce un ambiente salubre, privo di umidità ed inquinanti di risalita dal sottosuolo, grazie alla ventilazione naturale o forzata del vespaio.

    In cantiere tale pacchetto comporta il getto della cappa in c.a. sopra a Cupolex ed un successivo getto del massetto al di sopra dell’isolamento termico, atto a distribuire il carico puntuale dato dai piedini del pavimento flottante sull’isolante stesso.

    L’innovativo vespaio aerato a cappotto Isolcupolex rappresenta un’ottima soluzione sia dal punto di vista progettuale che cantieristico.



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    Agosto 7, 20230

    Gli effetti del cambiamento climatico sono ormai evidenti, con temperature globali medie in considerevole aumento ed una frequenza di eventi atmosferici – oggi considerati estremi, violenti ed improvvisi – in crescita. Questa sarà la nuova normalità: proprio per questo motivo è bene pensare di costruire ed adeguare anche case ed edifici al cambiamento, per proteggerli non solo dai terremoti ma anche da temporali forti, umidità e caldo eccessivo.

    I danni provocati dai recenti avvenimenti riguardano in modo evidente le grandinate e le forti raffiche di vento, responsabili del deterioramento dell’involucro delle strutture che è generalmente il punto più esposto degli edifici. Diverse sono le immagini circolate negli ultimi giorni di interi muri crollati o bucati da questi fenomeni. Ma come possiamo adattarci al clima che muta?

    Innanzitutto, una struttura a pareti in cemento armato ha una resistenza maggiore rispetto ad un edificio in muratura in quanto la struttura è omogenea, priva di muri di tamponamento che rappresentano l’elemento debole delle facciate, soprattutto se le trombe d’aria (o medicanes, per usare il termine che definisce le nuove trombe d’aria che affliggono l’area del Mediterraneo a causa del surriscaldamento del mare) sollevano oggetti di peso elevato scaraventandoli a distanza. Per questo, una delle migliori soluzioni presenti ad oggi sul mercato è quella di costruire edifici in cui la struttura portante è costituita da muri in cemento armato estremamente resistenti, che sostengono il peso dell’edificio, non si danneggiano nel caso di sisma e distribuiscono uniformemente il carico sulle fondamenta. Tali strutture sono realizzate ad esempio grazie alla tecnologia Climablock.

    Attraverso questo sistema all’avanguardia, si riesce ad ottenere un muro dall’elevata resistenza meccanica unita alla capacità di isolamento termico dell’EPS Twinpor. Questo secondo aspetto contribuisce in aggiunta a mantenere il comfort all’interno degli involucri senza dover ricorrere necessariamente a picchi di consumo energetico dato dalle temperature sempre più alte.

    È bene imparare ad usare materiali che consentano una sempre maggiore tenuta rispetto al caldo esterno: usare materiali da costruzione che consentano un corretto isolamento termico, risparmio energetico e benessere ambientale.

    Il Sistema Pontarolo consente di realizzare case ed edifici in classe A dotate della massima efficienza energetica, solidi e con temperatura interna costante che si traduce in risparmio energetico (e quindi economico).

    Sistema Pontarolo cambiamento climatico

     

     


    SEDE LEGALE ITALIA

    San Vito al Tagliamento

    La PONTAROLO ENGINEERING S.p.a. è un’ azienda che da oltre 55 anni opera nel settore delle costruzioni.
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    www.pontarolo.com

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