Come ventilare correttamente un vespaio areato

Giugno 7, 202128
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Perché ventilare un vespaio areato?


Il vuoto sanitario serve a proteggere l’edificio dai gas cancerogeni (come il gas Radon) che fuoriescono dal terreno, nonché proteggere la pavimentazione dall’umidità. La protezione avviene grazie all’intercapedine vuota che si crea tra il magrone e la soletta strutturale, la quale permette di raccogliere tali gas prima che si infiltrino all’interno dell’abitazione.

Il gas intercettato si accumula in questo vano e per evitare che tale concentrazione diventi troppo elevata, tanto da riuscire a penetrare la soletta ed entrare in casa, è necessario ventilare il vespaio ricambiando l’aria, rimuovendo la carica di gas creatasi.



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Ventilazione naturale o meccanica?


Il ricambio d’aria all’interno di un vespaio areato si può ottenere in due modi: utilizzando delle piccole ventole di aspirazione, che estraggono costantemente aria dall’intercapedine e ne fanno entrare di nuova dall’esterno, oppure con un sistema naturale (o passivo).
Nella maggior parte dei casi una ventilazione naturale è più che sufficiente a limitare la concentrazione di gas a livelli accettabili dalla normativa: il Decreto Legislativo n.101/2020 fissa come limite massimo di concentrazione 300 Bq/m3 per le abitazioni esistenti ed i luoghi di lavoro, ridotti a 200 Bq/m3 per le abitazioni che saranno costruite dopo il 31/12/2024.
Di seguito sono riportati alcuni dei nostri consigli utili a  predisporre i tubi per l’areazione in modo tale da ottenere una corretta ventilazione naturale.



Come installare i tubi di ventilazione del vespaio in una nuova costruzione


L’installazione dei tubi di ventilazione dev’essere eseguita prima del getto del vespaio e deve collegare l’intercapedine vuota con l’ambiente esterno. I tubi devono essere i collocati in modo da garantire il passaggio dell’aria, pertanto è consigliato l’utilizzo di un diametro minimo di 100mm, nel quale non devono essere presenti interruzioni. Inoltre, è raccomandabile limitare il numero di curve e cambi di direzione.

Nel caso in cui il vespaio sia posato a livello del cordolo di fondazione, una volta installati gli elementi Cupolex® o IsolCupolex®, potrebbe essere necessario disporre dei fori nello stesso e successivamente provvedere a collegare il vuoto sanitario con l’esterno.


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Nel caso in cui i cordoli di fondazione vengano gettati assieme al vespaio, sarà sufficiente aver cura di posizionare dei tubi che dal vuoto sanitario arrivino all’esterno e vengano inglobati nel calcestruzzo.

In un nuovo edificio risulta fondamentale prevedere in anticipo la posizione dei tubi di ventilazione, analizzando le dimensioni, la forma e le condizioni ambientali della zona.

In linea generale la soluzione ideale è quella di disporli su tutti i lati dell’edificio, ma nel caso in cui non sia possibile, bisogna prevedere almeno due lati opposti (possibilmente Nord e Sud).
Va inoltre valutato l’ambiente in cui verrà costruito l’edificio e, in particolare, se sono presenti dei venti dominanti e da dove provengono. In presenza di altri edifici o in zone collinari, dove il vento soffia sempre nella stessa direzione, possono crearsi delle condizioni particolari che vanno gestite installando i canali di ventilazione nel lato esposto al vento e in quello opposto per sfruttarne la pressione/depressione in facciata.


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Consigliamo di distanziare equamente i tubi a 2m l’uno dall’altro (fino ad un massimo di 2,5m), in modo da predisporne in numero sufficiente per garantire l’adeguata ventilazione.

Per ottenere una buona ventilazione naturale, è necessario posizionare l’uscita dei tubi di areazione più bassa a nord o da dove arriva il vento dominante, e più alta a sud o dal lato opposto. L’obiettivo è quello di sfruttare l’effetto camino, ovvero creare una differente pressione tra i tubi alti di uscita e quelli bassi di entrata, in modo da massimizzare la circolazione dell’aria. La configurazione migliore prevede che i tubi di uscita arrivino all’altezza della copertura dell’edificio, ma se ciò non fosse possibile è consigliabile porli ad almeno 1m più in alto rispetto ai fori di entrata.



È molto importante ricordarsi di collegare con dei tubi le varie aree del vespaio, di solito interrotte da altri cordoli o travi, così da garantire la circolazione dell’aria in ogni area. Anche in questo caso basterà posizionare dei tubi tra un vuoto sanitario e l’altro con lo stesso criterio di distanziamento.


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È raccomandabile posizionarli in modo tale che risultino sfalsati e non allineati, evitando l’eventuale formazione di un canale rettilineo di ventilazione, favorendo così il promanarsi di una corrente non lineare.


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Come installare i tubi di ventilazione del vespaio in una ristrutturazione


È frequente che durante una ristrutturazione vi sia la necessità di dover demolire la pavimentazione esistente per installare un vespaio areato atto a risolvere eventuali problemi di umidità e/o per isolare termicamente il pavimento. In questi casi i tubi di ventilazione vanno inseriti – dopo una piccola demolizione – sulle pareti esistenti. È necessario però andare a studiare nello specifico ogni singolo caso: capita, non di rado, di avere a disposizione degli spessori molto limitati e quindi un’intercapedine di ventilazione molto ridotta. Si può quindi ricorrere a tubazioni dai diametri minori di 10cm o dalle forme rettangolari disponendoli ad una distanza minore di 2m l’uno dall’altro per ottenere un buon ricambio.

Se sono presenti dei vecchi cavedi possono essere collegati e quindi sfruttati per generare l’effetto camino.

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Nel caso fosse impossibile collegare adeguatamente con l’esterno il nuovo vespaio, o nel caso in cui la concentrazione di gas risulti troppo elevata
(vuoi verificare la concentrazione di gas Radon in casa tua? Clicca qui) nonostante la presenza del vespaio, è consigliato utilizzare un sistema di ventilazione meccanica con degli appositi aspiratori per mettere in pressione o in depressione il vespaio ed evitare così che umidità e gas entrino nell’edificio.


La decennale esperienza di Pontarolo Engineering in bonifiche effettuate nel territorio italiano, specialmente nell’edilizia scolastica, ci permette di rassicurarvi: se il vostro edificio ha un vespaio ma purtroppo la ventilazione naturale non riesce ad eliminare sufficientemente la quantità di gas risalente dal terreno, si può intervenire con l’ausilio della ventilazione meccanica, con costi davvero modesti.


28 comments

  • Luca

    Ottobre 20, 2022 at 10:18 am

    Articolo molto interessante. Avrei dei dubbi sullo sfalsamento dei fori sotto il vespaio: il vespaio è sufficiente collegarlo all’esterno con fori e sezioni di tubi o i fori a nord e sud vanno collegati con tubi forati? Inoltre posto che il vespaio più comune è alto 50 cm, per ottenere 1 metro tra nord-sud bisogna uscire con un tubo a sud e mettere un gomito a 90° e alzare il tubo quanto si vuole fino anche oltre il tetto. In tal cado il riscaldamento dell’aria nel tubo a sud è garantito anche se il tubo è posto sulla parete all’esterno e non incassato nel muro?

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    • Roberta

      Ottobre 21, 2022 at 7:33 am

      Le sezioni di tubo vanno messe solo in corrispondenza delle travi di fondazione per permettere all’aria presente nell’intercapedine del vespaio di fuoriuscire e quindi garantire un ricambio. Non sono collegati tra loro da tubi forati.
      Per quanto riguarda l’effetto camino, più aumenta il dislivello tra la bocca esterna dei tubi tra nord e sud, più aumenta il tiraggio naturale del sistema. Non dovrebbe cambiare molto se il tubo è posto internamente o esternamente al muro, in quanto il tiraggio dipende dalla differenza di pressione esterna.

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  • Anna rolly

    Ottobre 24, 2022 at 8:03 pm

    Buonasera e complimenti per il blog
    Quesito:seminterrato ristrutturato e fatto vespaio areato ci sono 2 fori da 100mm a nord e 2 a sud .. abito al puano riakzato e ogni tanto sia in cucina che in bagno si sente odore di fogna tipo gas ..possibile sia radon ?grazie x la risposta

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    • Roberta

      Ottobre 25, 2022 at 7:08 am

      Buongiorno e grazie per l’apprezzamento.
      Il gas Radon è inodore, per poter misurare la concentrazione media di Radon a casa sua, l’unico modo è utilizzare un dosimetro come questo:
      https://shop.pontarolo.com/RadOsys-dosimetro-per-testare-il-gas-radon
      Il problema dell’odore sgradevole arriva quasi sicuramente dall’impianto idrico.

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  • Francesco

    Ottobre 27, 2022 at 1:55 pm

    Buongiorno, mi sono accorto che in un piano rialzato non abitato da qualche anno, sono stati otturati( da qualche… buontempone) gli sfoghi esterni del vespaio e non sono più individuabili. Si possono individuare i punti in cui conviene (ri)crearli ( gli altri piani rialzati sono asimmetrici/disallineati)? Grazie

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    • Roberta

      Ottobre 28, 2022 at 6:37 am

      Buongiorno,
      l’ideale sarebbe riuscire ad individuare le vecchie aperture e a ripristinarle. Se prevede, invece, di eseguire dei nuovi fori nella parete, può attenersi alle regole scritte in questo articolo.

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  • andrea

    Novembre 9, 2022 at 8:46 am

    Buongiorno,
    complimenti per l’articolo, molto interessante.
    In una nuova costruzione con cappotto dove prevedete di far uscire i tubi della ventilazione senza compromettere l’efficienza del cappotto?
    grazie per la risposta

    Reply

    • Roberta

      Novembre 10, 2022 at 1:20 pm

      I tubi di ventilazione vengono fatti passare solitamente attraverso la muratura a meno che non possano passare nel lato esterno. Volendo limitare la formazione del piccolo ponte termico, si può prevedere una coibentazione del tubo prima del getto della muratura. Rimane comunque una operazione non strettamente necessaria in quanto l’effetto è molto limitato.

      Reply

  • Emidio

    Novembre 23, 2022 at 8:58 pm

    Buonasera,
    volevo porvi un quesito: in un ambiente libero (senza travi, ostacoli di altro genere), per realizzare il vespaio areato sono sufficienti solamente le bocchette dell’aria oppure devo installare anche i tubi?
    Grazie

    Reply

    • Roberta

      Novembre 28, 2022 at 8:54 am

      Se viene garantito un ricambio d’aria all’interno del vespaio allora può utilizzare anche solo le bocchette. Si assicuri di posizionarle in due lati contrapposti dell’edificio (nord-sud preferibilmente).

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  • sandro

    Dicembre 10, 2022 at 1:18 pm

    buongiorno
    vorrei capire da voi esperti se il vespaio areato in inverno dentro casa si percepisce più freddo oppure no.
    non sono riuscito a trovare risposte in merito alla temperatura d’inverno che si crea nel vespaio e se questa influisce o no al pavimento che di conseguenza porta o meno più freddo in casa
    grazie

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    • Roberta

      Dicembre 12, 2022 at 2:58 pm

      Buongiorno, la temperatura del vespaio in inverno è vicina alla temperatura esterna (dipende dalla quantità di aria esterna che entra e dalle caratteristiche geometriche del vespaio), per questo il vespaio viene isolato termicamente sopra al getto in c.a.
      Se il vespaio in questione non ha isolante termico sarebbe opportuno inserirlo. Per isolare ed evitare problemi di condense interstiziali o superficiali abbiamo sviluppato il sistema Isolcupolex, il vespaio isolato a cappotto, isola termicamente dal basso, lato freddo. Lo cerchi tra i nostri prodotti.

      Reply

  • Dario

    Gennaio 9, 2023 at 9:42 pm

    Buonasera,
    In una casa in ristrutturazione è stato realizzato un vespaio areato con bocchette di areazione poste sui tre lati liberi, ovvero nord sud ed ovest con tubi di diametro 130mm e distanza di circa 2mt l’una dall’altra. Sono stati realizzati anche i canali per collegare gli ambienti interni.
    Le bocchette però sono tutte alla stessa altezza. Troppa che questo possa compromettere il corretto funzionamento dell’areazione? C’è un modo per verificarlo?
    Grazie

    Reply

    • Roberta

      Gennaio 10, 2023 at 9:25 am

      Il movimento di aria all’interno del vespaio è dovuto a diversi parametri, non solo l’altezza delle bocchette di aerazione. Certamente l’effetto camino è il principale fattore di ventilazione, ma non è l’unico. Una verifica pratica la può fare lei facilmente: prenda un accendino e lo metta davanti alle bocchette. In tal modo può verificare se c’è movimento di aria.

      Reply

  • simone

    Gennaio 10, 2023 at 10:48 pm

    Grazie per l’articolo. Potrebbe cortesemente indicarmi quale e’ la norma di riferimento che impone che la sezione verticale di passaggio d’aria deve essere il 1% rispetto alla superficie orizzontale del vespaio? Su 50mq di superficie dovremmo avere 0.5mq di sezione di passaggio d’aria e cioe’ almeno 12 aperture da 20×20 il che mi sembra follia. grazie molte

    Reply

  • Luciano

    Gennaio 23, 2023 at 4:21 pm

    Buongiorno.
    In un edificio aderente al mio, stanno predisponendo gli sfiati del vespaio areato a confine con una terrazza di mia proprietà.
    Vorrei sapere se le eventuali emissioni sono inquinanti e se c’è una specifica normativa sulle distanze da rispettare.
    Grazie

    Reply

    • Roberta

      Gennaio 27, 2023 at 7:14 am

      Il gas in uscita dal vespaio è lo stesso che sale per capillarità dal terreno, quindi la presenza di inquinanti (Radon, metano, ecc.) dipende dalla natura del terreno stesso.
      Eventuali prescrizioni locali possono essere cercate nel Regolamento Edilizio del Comune.

      Reply

  • Alice

    Gennaio 26, 2023 at 8:08 am

    Buongiorno, in un appartamento al piano terra i tubi di areazione sono stati fatti uscire dal massetto della parte terrazzata di giardino e quindi a livello del prato. Con questo si rischia che l’acqua entri nei tubi di areazione e quindi vada sotto il pavimento? Sarebbe da creare colonnine di cemento in corrispondenza dei tubi, metterci una curva e farli uscire a un livello più alto?

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    • Roberta

      Gennaio 27, 2023 at 1:49 pm

      Buongiorno, i tubi possono anche uscire in pozzetti sotto il piano di campagna, l’importante è che siano opportunamente drenati. Il consiglio è di consultare un professionista per effettuare un sopralluogo.

      Reply

  • fabri

    Febbraio 7, 2023 at 11:56 am

    Buongiorno, in un appartamento al piano terra interno, hanno posizionato degli igloo di altezza 4 cm, ed hanno gia’ messo la rete elettrosaldata e il cemento armato sopra. Non ho visto nessun foro collegato con l’esterno e tra una stanza e l’atra gli igloo non sono collegati ma si fermano dove ci sono le fondamenta. Sono ancora in tempo per far correggere cio’ che stanno facendo? Aggiungo che attorno alla casa, hanno realizzato uno scavo per un vespaio esterno. Non avrebbero dovuto fare dei fori interni che si collegano a questo vespaio esterno?

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    • Roberta

      Febbraio 9, 2023 at 7:29 am

      Il sistema Cupolex funziona per la ventilazione naturale o indotta meccanicamente di tutti gli ambienti controterra.
      Una volta gettato il calcestruzzo è difficile il ripristino. Le consiglio di fare riferimento a chi le ha fornito e installato il sistema e al suo progettista di riferimento.

      Reply

  • Stefano

    Marzo 27, 2023 at 7:31 pm

    In area di 60mq 4 tubi posizionati a nord est sud e ovest possono bastare? Cuplex da 40 tubi da 100 mm grazie

    Reply

  • Giovanni

    Aprile 13, 2023 at 9:07 pm

    Buonasera si potrebbe usare una ventilazione meccanica per aereare un vespaio così da evitare il troppo raffreddare del pavimento e diminuire l’umidità in casa?

    Reply

    • Roberta

      Aprile 14, 2023 at 7:26 am

      La ventilazione può essere sia naturale che meccanizzata. Quest’ultimo caso è usato più raramente e solo dove non ci sono le condizioni per ottenere una buona ventilazione naturale. Contatti pure i nostri uffici al 0434857010 se ha bisogno di approfondire l’argomento.

      Reply

  • Manuel

    Maggio 5, 2023 at 6:07 am

    In che modo l’altezza degli igloo incide sull’aerazione del vespaio?
    Dovendo optare per casseri di 50-120mm, la ventilazione meccanica sarebbe utile o il ricircolo naturale è già sufficiente a smaltire gas e, soprattutto, umidità?

    Reply

    • Roberta

      Maggio 8, 2023 at 6:17 am

      Buongiorno Manuel, più grande è il volume di aria e più lenta sarà la saturazione.
      Più basso è il vespaio e più difficoltosa sarà la ventilazione naturale a causa dell’attrito e dei moti turbolenti ad esso connessi.
      Comunque se riesce a sfruttare l’effetto camino o almeno la pressione/depressione del vento, la ventilazione naturale funziona.
      Alternativamente dovrà pensare ad una ventilazione forzata. Cordialmente

      Reply

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